Ettore, il supererore

A Roma, Ettore giocava sempre nel suo parco preferito. Un giorno, trovò il parco vandalizzato e tutti i giochi danneggiati. Ettore si sentì triste perché era il luogo dove giocava con i suoi amici. " - Chi ha fatto questo?" si chiese Ettore. La sua missione era trovare chi rovinava il parco e fermarli. Il suo cuore batteva forte: era una questione di coraggio.

Ettore decise di indagare ma si imbatté in un grosso cane che bloccava la strada. Il cane sembrava molto arrabbiato e Ettore non sapeva come passare. " - Non avere paura, Ettore," si disse il ragazzo cercando di farsi coraggio. Ma il cane abbaiava forte e lui non sapeva come andare avanti. Ettore si sentì bloccato.

Ettore si allontanò dal cane, ma poi cominciò a piovere forte. " - Oh no, proprio adesso!" esclamò Ettore. La pioggia lo bagnava tutto e gli rendeva difficile vedere. Inoltre, i suoi amici non credevano che potesse risolvere il problema. " - Non ce la farai mai, Ettore," gli dicevano. Ettore si sentì triste e scoraggiato.

Ettore pensò di arrendersi e tornare a casa. " - Forse dovrei lasciar perdere," mormorò tra sé. Il giorno stava diventando buio e il suo cuore era pesante. Ma la sua curiosità lo spingeva a continuare. " - Devo trovare una soluzione," pensò Ettore. Ma come?

Mentre Ettore era seduto, arrivò il suo nonno con un ombrello. " - Non arrenderti mai, Ettore," disse il nonno con un sorriso. " - Usa la tua curiosità per trovare la verità." Con queste parole, Ettore si sentì ispirato. " - Forse c'è una pista che non ho visto," disse Ettore eccitato. La sua mente era di nuovo piena di idee.

Ettore seguì le tracce di vernice, scoprendo che portavano a un vecchio magazzino. " - Ecco dov'è la verità!" esclamò Ettore. Dentro trovò i responsabili, che erano solo ragazzi annoiati. " - Perché non venite a giocare con noi invece?" propose Ettore. Con coraggio, Ettore convinse i ragazzi a riparare il parco insieme. Il parco ritornò un luogo felice per tutti.